Consigli e best practice per un processo di ricerca e selezione del personale efficace
Dietro il successo di qualsiasi azienda si colloca un team vincente. Ed è proprio per questo che la scelta delle persone giuste può far la differenza tra un’azienda di successo e un’azienda che fatica ad emergere.
Alla luce di ciò, il processo di ricerca e selezione del personale appare più come mai come una fase estremamente delicata e cruciale per il futuro e la realizzazione di ciascuna organizzazione.
In questo articolo esploreremo le migliori best practice per ottimizzare questo processo e assicurarsi di scegliere veramente la persona più adatta alla posizione.
1. Job description “on point”
Prima di iniziare la ricerca, è necessario definire cosa si vuole cercare. Potrebbe sembrare scontato o ironico, ma non lo è: spesso molte aziende si addentrano in un processo di ricerca e selezione senza avere un’idea ben definita del loro profilo ideale.
Prima di procedere, è necessaria quindi una comprensione precisa e dettagliata del profilo che si sta ricercando, con annesse competenze, esperienze, caratteristiche e valori che il candidato deve possedere.
Una job description efficace e completa è il primo, piccolo passo verso la ricerca del talento giusto.
2. Agenzie di reclutamento, preziose alleate
Se si vuole velocizzare il processo di assunzione, se si desidera focalizzarsi sulle attività dell’azienda senza però tralasciare la qualità delle assunzioni o per qualsiasi altro motivo, affidarsi alle agenzie di reclutamento – o di recruiting – è sempre un’ottima soluzione.
Avendo accesso ad un vasto database di candidati, si rivelano un alleato strategico per le aziende nel processo di ricerca e selezione del personale. Infatti, permettono di risparmiare tempo e risorse alle organizzazioni gestendo tutte le fasi del processo, e assicurando comunque che i candidati siano altamente qualificati e ben adatti alle esigenze stabilite. Insomma, rendono l’assunzione più efficace garantendo sempre la massima qualità.
3. Automatizzare il processo di pre-screening
Perché passare ore e ore a sfogliare migliaia di CV a mano quando si possono utilizzare software di ATS (Applicant Tracking System)? Questi programmi sono in grado di filtrare i CV in base a determinate parole chiave stabilite a priori, andando ad eliminare automaticamente i profili non pertinenti. Non solo: possono anche identificare le parole chiave specifiche che corrispondono alle competenze richieste.
Inoltre, sono in grado di assegnare un punteggio ai profili dei candidati in base alla corrispondenza col profilo ideale.
E così, in poco tempo, abbiamo già una lista di candidati qualificati pronti per esaminati più approfonditamente. E in più si riduce anche carico di lavoro manuale dei recruiter, permettendo loro di concentrarsi su attività più strategiche.
4. Employer Branding
L'employer branding è l'immagine e la reputazione di un'azienda come “datore di lavoro”. In parole semplici, potrebbe essere definita come l’idea che i candidati hanno dell’azienda in quanto potenziale datore di lavoro.
È fondamentale perché aiuta ad attrarre talenti di qualità, ridurre il turnover e migliorare la soddisfazione dei dipendenti.
Sempre più aziende, per questo, scelgono quindi di investire in una strategia mirata di employer branding per fare apparire la propria azienda come posto di lavoro accattivante ed “invitante” per potenziali candidati e dipendenti.
5. La struttura del colloquio “perfetto”
Il colloquio perfetto non esiste, o comunque è difficilmente raggiungibile: ogni candidato e azienda sono unici, con esigenze e dinamiche diverse. Tuttavia, ci sono degli accorgimenti che si possono implementare per dare vita un processo di selezione altamente efficace
Tra questi, c’è ovviamente quello di porre, per quanto sia possibile, domande standardizzate per garantire equità e coerenza (e per poterne confrontare le risposte). Inoltre, coinvolgere più intervistatori è utile per avere una visione completa del candidato e portare diverse prospettive al tavolo.
Infine, utilizzare tecniche di colloquio comportamentale è importante perché permette di valutare il comportamento passato del candidato, che spesso è un buon indicatore delle sue future performance. Inoltre, danno anche un’idea chiara delle soft skills del candidato.
6. Sfruttare tutti i canali a disposizione
Portali di recruitment, social media, ma anche fiere ed eventi di networking.
È importante sfruttare tutte le piattaforme a disposizione per raggiungere i potenziali profili ideali, e arrivare al pubblico giusto creando annunci mirati che catturino l’attenzione dei candidati più adatti.
Anche il “sempreverde” passaparola, che ancora oggi si rivela molto potente, fa la differenza: sfruttare le connessioni esistenti e collaborare con organizzazioni professionali può essere determinante per catturare il talento giusto.