Settembre 14, 2018

Lavorare come traduttore professionale

By Filippo Lucani

Lavorare come traduttore professionale

Lavorando come traduttore professionale si ha l'opportunità di scegliere il percorso che si ritiene più consono con le proprie esigenze e con le proprie abitudini: si può decidere, infatti, se farsi assumere da un'agenzia di traduzioni o se operare come freelance, e quindi lavorare in totale autonomia, gestendo i propri impegni e gli orari come meglio si crede. Non solo: sono sempre più numerosi i portali web dedicati ai traduttori che consentono di lavorare con l'estero senza che si sia costretti a trasferirsi fisicamente in un Paese straniero. Con Internet, in pochi clic si può consegnare il lavoro commissionato in attesa di ricevere il pagamento concordato.

Che cosa fa un traduttore professionale

Sono quattro i profili principali che possono essere identificati per un traduttore: quello editoriale, quello tecnico e scientifico, quello del dialoghista e quello del localizzatore. Entrando più nel dettaglio, un traduttore editoriale lavora su testi di saggistica o letterari, siano essi romanzi, racconti, poesie, e così via, mentre un traduttore tecnico-scientifico può avere a che fare con una grande varietà di ambiti, a seconda della propria specializzazione, dal settore medico al campo ingegneristico, dall'economia alla giurisprudenza. Ancora, un adattatore dialoghista è chiamato a tradurre, a riscrivere e ad adattare i dialoghi di un prodotto audiovisivo, come per esempio un cartone animato, un film o una serie tv. Infine ci sono i traduttori localizzatori, che lavorano in modo particolare nel campo del web adattando testi di carattere commerciale.

I freelance

Se si decide di lavorare come freelance, è molto probabile che si abbia a che fare nello stesso momento con più di un committente, visto che non è esclusa la possibilità di lavorare in parallelo su diversi progetti. In una situazione di questo genere, è molto importante prestare attenzione al tipo di contratto che si sottoscrive e agli accordi che vengono presi. Lo schema di accettazione di un incarico di traduzione deve includere, inatti, il riepilogo delle condizioni di lavoro, con l'indicazione del compenso concordato per ogni carattere, parola, riga o cartella, a seconda dei casi. Il consiglio è quello di prevedere il pagamento entro i 30 giorni successivi dalla data di emissione della fattura, ricordando di segnalare nel contratto anche la data di consegna e le modalità con cui deve essere eseguita la stessa (via posta elettronica o in formato cartaceo).

Il percorso di formazione

percorsi di formazione che possono essere seguiti per lavorare come traduttori professionali sono diversi, anche perché almeno nel nostro Paese non esiste un albo dei traduttori. In altri termini, ciò implica l'assenza di una regolamentazione della professione, stante la mancanza di un ordine. Questa è la ragione per la quale non è obbligatorio conseguire uno specifico titolo di studio, fermo restando che la padronanza di specifiche competenze si rivela indispensabile per raggiungere i propri obiettivi. Un traduttore tecnico-scientifico, per esempio, non si può limitare a conoscere bene le lingue con cui lavora, ma deve essere anche esperto del settore di riferimento: si pensi a chi si occupa delle traduzioni di un testo di medicina, di economia o di architettura.